Pulire un tappeto etnico

Come pulire un tappeto etnico e preservarlo nel tempo

Per preservare nel tempo la straordinaria ricchezza cromatica dei tappeti etnici una buona pulizia periodica è essenziale: si tratta di operazioni semplici, che non richiedono particolare sforzo, ma che è utile compiere con una certa regolarità per conservare al meglio il proprio manufatto artistico. È importante evitare interventi drastici di pulizia, poiché potrebbero compromettere la tramatura del tappeto: sbatterlo fortemente con un battitappeti o passarvi sopra un aspirapolvere ad una potenza troppo elevata sono ad esempio operazioni da evitare, poiché rischiano di spezzare la lana del vello e strapparne le frange; naturalmente nessun tappeto etnico va lavato in lavatrice.

Per rimuovere la polvere, che si deposita giorno dopo giorno, si può impiegare un aspirapolvere, regolando al minimo le ventole di aspirazione, o meglio ancora utilizzare una scopa di saggina con fibre lunghe almeno 20 cm. Un altro sistema estremamente delicato, ma nondimeno efficace, consiste nel girare il tappeto sul verso e camminarvi sopra per far cadere lo sporco; quindi si rigira e si pulisce con una spazzola, avendo sempre l'accortezza di procedere nel senso del pelo onde evitare strappi.

Ogni sei mesi è consigliato effettuare una pulizia più profonda, passando il tappeto con uno straccio inumidito in una soluzione di acqua e detersivo specifico per tessuti: assolutamente da evitare l'impiego di ammoniaca o petrolio, da molti considerati un alleato della brillantezza dei colori, ma che invece a lungo andare spengono i toni e favoriscono il fissaggio dello sporco grasso sul vello. Dopo aver preparato la soluzione in un catino secondo le dosi riportare sulla confezione del detersivo, vi si immerge lo straccio e lo si strizza bene prima di passarlo sul tappeto nel senso del vello, così da evitare di bagnarlo in maniera eccessiva, con il rischio della formazione di muffe.

Se il tappeto dovesse accidentalmente bagnarsi con dell'acqua, è importante intervenire subito, tamponando con degli stracci la superficie e poi riporlo ad asciugare all'aria aperta, ma non alla luce solare diretta, che potrebbe sbiardirne le tinte: meglio porlo all'ombra in una zona sufficientemente ventilata, senza appenderlo per evitare che le fibre, appesantite dal peso dell'acqua, si deformino.

Anche in caso di macchie di unto, meglio evitare l'uso di smacchiatori aggressivi, che potrebbero rovinare irrimediabilmente i colori: in questi casi è preferibile provare a passare una pezzuola imbevuta in una soluzione di acqua e detersivo non ionico in concentrazione più elevata, tamponando delicatamente per rimuovere lo sporco, ma senza mai strofinare per evitare di rovinare il tessuto.

Una frequente pulizia dei tappeti etnici è fondamentale non solamente per rimuovere il deposito delle polveri, ma anche per evitare l'annidamento di parassiti, dannosi per il manufatto e per la nostra stessa salute: è buona norma impiegare dunque nella pulizia un detersivo per tessuti, che assicuri anche un'efficace funzione igienizzante ed antiacaro. Prima di utilizzare qualsiasi prodotto detergente, occorre testarlo su un punto non visibile del manufatto, per verificare che non rovini i colori: effettuata questa prova, si potrà impiegare, secondo necessità, sull'intera superficie.

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